Works [ Parco [ Erto=Ripido

Che significato ha la definizione di Parco naturale oggi?
Un’area naturale protetta, che ha la funzione di mantenere l’equilibrio ambientale di un determinato luogo. Una porzione di territorio quindi, una zona circoscritta e ben delimitata ove i confini talvolta divengono invisibili.

Per la mia indagine ho immaginato sin da subito una ricerca orientata sulle persone che ci lavorano o li frequentano, volevo avere una visione del parco attraverso i loro occhi e le loro esperienze. Nell’estate del 2014 mi si è presentata casualmente l’opportunità di seguire un gruppo scout nel loro campo estivo svoltosi nelle vicinanze di Erto/Valle del Vajont, tristemente nota per il disastro del 1963.
Ho pensato che quella poteva essere l’occasione giusta per indagare i confini e i “limiti” di un parco, di fatto gli scout a mio avviso sono una forma di turismo diversa, non immediata e quindi molto più interessante.

Queste valli scoscese sono state cassa di risonanza soprattutto di silenzi; in attesa che i confini, in termine di relazione tra la sottoscritta e questo gruppo di adolescenti, potessero essere dissolti.   
Durante i dieci giorni di campo ho avuto la netta sensazione di esser messa alla prova, di essere sotto osservazione... quelle valli aspre e impervie mi osservavano e pure i ragazzi di comune accordo.
Una sorta di iniziazione silente e senza rituali.
Ho portato a casa un borsone carico di abiti che odoravano di muffa, una manciata di ritratti di questi adolescenti e il depliant fradicio e infangato del Parco Dolomiti Friulane che in copertina recita “WILDERNESS”.
Sfida vinta.

 

Leggi il diario dell'autrice sul progetto.


19.07.2014 « Appunti dal campo #1. Sono le 9:00 e ci sono già 30 gradi e nonostante i ripetuti consigli dei capi scout il ragazzotto si ostina a tenere la camicia… meteo a parte so già che accadranno cose meravigliose al campo!.»
20.07.2014 « Appunti dal campo # 2. Il campo è un praticello non molto grande, abbracciato da una piccola radura che si inerpica con pendenza insana. Tutto il campo è in pendenza, a tracciarne i confini ci pensa una stradina che dista un centinaio di metri dal prato e le montagne che incontri con lo sguardo ovunque ti giri. Ho una sensazione strana, ti senti allo stesso tempo protetto e in trappola.»


03.08.2015 « Qui in questa valle ce ne stanno parecchi campi scout ed è un modo (alternativo?) per sfruttare il territorio. I proprietari dei campi si inventano pure guide turistiche lowcost per la diga e il cerchio si chiude.»