Fotografi [ Giovanni Presutti

Giovanni Presutti
Nasce a Firenze il 30 03 1965 dove vive. Dopo la laurea in Legge si diploma nel 1998 presso la Scuola Art’E di Firenze, Nel 2004 frequenta il Master di reportage alla scuola John Kaverdash di Milano e dal 2003 al 2005 partecipa al progetto Reflexions Masterclass sotto la supervisione di Giorgia Fiorio e Gabriel Bauret. Successivamente ha una intensa attività espositiva in Italia e all’estero (tra le città in cui ha esposto New York, Parigi, Londra, Los Angeles, Madrid, San Pietroburgo, Mosca, Tel Aviv, Roma, Milano, Torino, Firenze, Venezia, Napoli, Genova, Pietrasanta) presso gallerie, musei e centri culturali sia pubblici che privati, ultime delle quali la partecipazione alla edizione 2011 della Biennale di Venezia e alla edizione 2012 del festival di fotografia Rencontres D'Arles. Consegue vari premi trai quali: vincitore del Premio Firenze - Fiorino d'oro (2007), vincitore del Portfolio dell’Ariosto (2007), vincitore del premio A better world (2008), finalista al premio Arte Laguna (2011 e 2012), vincitore del premio Musa alla Biennale d’arte Mercurdo (2011), vincitore del premio di fotogiornalismo Obiettivo Reporter (2011), vincitore del premio Memorial Giacomelli (2011), selezionato per Descubrimientos Photoespana (2012), vincitore del premio Donkeyartprize (2012), finalista premio Ponchielli (2012), vincitore del premio Fofu Photo Challenge (2012), vincitore del premio Malamegi (2014). Sue opere fanno parte di collezioni private e pubbliche tra cui quelle del Musa - Museo dell'Assurdo di Castelvetro Di Modena e del Museo Della Specola di Firenze. Pubblica su varie riviste tra cui Vanity Fair, Sette magazine e l'Espresso. Ha pubblicato il libro “Mirror” con la casa editrice Polyorama (2008), l'ebook "Eolo" con la casa editrice Emuse (2014) e il libro Contemporanea con la casa editrice Oscar Riera Ojeda (2015). E' tra gli autori del progetto Photo Ltd collezionismo foto d'autore curato da Daniela Trunfio e fa parte del collettivo Synap(see).


Works

Eolo

Estratto del progetto, l'intero lavoro composto da 45 fotografie sara' presto acquistabile nell'omonimo ebook (editore emuse) cliccando sul link sottostantewww.emusebooks.comL'Italia è oggi il terzo produttore europeo di energia eolica, nonostante questa rappresenti solo il due per cento dell’energia complessivamente generata nel nostro paese. L'impatto globale che gli impianti hanno sul territorio non è quindi indifferente ed è tuttora la principale causa delle resistenze alla sua diffusione. Ho svolto quindi la mia ricerca ponendo al centro dello sguardo il rapporto tra gli impianti del nostro paese, posti prevalentemente al sud e da me visitati in maniera capillare, e l’ambiente circostante, non solo dal punto di vista paesaggistico, ma anche da quello della relazione con l’uomo e la sua quotidianità.Lavoro vincitore della undicesima edizione ( 2011 ) del premio Memorial Mario Giacomelli con la seguente motivazione:Per aver scelto... >>

Etico!

“Allevamento etico significa crescere gli animali nel rispetto delle loro abitudini etologiche, evitandone sofferenze ingiustificate”. La mia ricerca nasce dalla voglia di mostrare cosa c’è oltre gli allevamenti intensivi, spesso nient’altro che lager, di cui ormai abbiamo sentito parlare a sufficienza. Realtà spesso misconosciute, ma che iniziano ad esser diffuse sul territorio, in cui gli animali vengono lasciati liberi di vivere e pascolare in spazi ampi, curati e cibati con metodi naturali, dove il modo di allevare non incide negativamente sul pianeta e dove piante e animali di varie specie concorrono a mantenere la terra viva, per le generazioni future. Ho così visitato otto aziende sparse nel centro e nord Italia, ognuna con le sue caratteristiche, dovute al territorio o alla tipologia di animale allevato, ma tutte che rispondessero a questi principi. Ne è uscita una storia di speranza e passione, che ho voluto condividere... >>

E' rimasto solo il marciapiedi

Giovanni Presutti in occasione del Cinquantenario dell’alluvione di Firenze del 1966 ha deciso di realizzare una campagna fotografica sul fiume Arno ambiziosa ed unica nel suo genere. Per cominciare egli procede documentando l’immaginario dell’epoca attraverso una raccolta di cartoline storiche, album amatoriali e diapositive originali, quasi a voler ridurre la distanza che lo separa da quei giorni maledetti. Come a volerne attualizzare il contesto, a porre delle basi solide da cui ragionare. Questo colorato immaginario del passato, ricco di echi, è quindi messo a confronto con un nuovo immaginario dell’oggi. Un discorso al presente che egli realizza appositamente fotografando le opere di tutela del rischio idrogeologico costruite perlopiù nei successivi 50 anni, nell’area del bacino dell’Arno. Questa intuizione lo porta a dialogare con i Consorzi di Bonifica competenti dai quali ottiene riferimenti e coordinate utili per muoversi nel territorio.... >>

Isole di plastica

L’Isola si trova in Italia, in Toscana, ed è un parco nazionale, ma potrebbe esser ovunque. Rappresenta la sintesi del nostro rapporto con l’ambiente che ci circonda e in particolar modo col mare. Il “mare nostrum” è pieno di plastica. L’inquinamento in questa zona, forse per le sfavorevoli correnti, da analisi effettuate recentemente raggiunge gli 892.000 microframmenti di plastica per chilometro quadrato, e la realtà a terra non è da meno. Le spiagge, la vegetazione, i boschi sono troppo spesso trattati come discariche. A fronte di panorami di una bellezza incomparabile troviamo inseriti come parassiti i nostri scarti, i segni del nostro passaggio, del degrado della nostra società contemporanea che nulla rispetta pur di consumare.  Leggi il diario dell'autore sul progetto.  >>

Obscura

Casa Esagono e Casa Saldarini, i due edifici progettati dall’architetto Vittorio Giorgini ormai più di 50 anni fa a Baratti, al momento della costruzione erano ben visibili sia da terra che dal mare, ergendosi al di sopra delle piante che stavano loro intorno.Oggi il contesto in cui sono poste ha preso il sopravvento, la vegetazione sviluppatasi negli anni ne nasconde la visibilità, come se in qualche modo la natura avesse sentito così affini le due costruzioni da volersene appropriare. Man mano che ci si avvicina si avverte un'oscura relazione con questo luogo.Trovandomi immerso nella fitta boscaglia ho sentito che la mia ricerca non poteva prescindere da questo aspetto.“Al lupicanto! Incanto! Puttana miseria, che architettura lupicantica!”, queste le parole di Emilio Villa, nel 1968 commentando Casa “Balena”, ma sarebbero potute essere le mie oggi.   >>

Hipsta.Nothing

“ Déjà – vu o Estetica del momento qualsiasi "Una foto non scattata è un ricordo che non c’è" George Eastman 380 bilioni di scatti. 380 milioni di immagini caricate su Facebook ogni giorno. 4 miliardi di fotografie uploadate su Istagram a Luglio 2012. Scatto, registro, condivido. Ogni cosa del mondo reale è un soggetto potenziale. Lo scatto costituisce l’equivalente meccanico con cui l’uomo realizza e cattura la sua identità. Autoaffermazione e controllo. Leggere una fotografia significa inevitabilmente leggere nella mente e nell’ego del suo autore, percepire la registrazione visiva di come gli appariva il mondo al momento dello scatto. In questa società liquida di fotografia democratica l’immagine muta in elemento di viralità sociale. La storia privata è una storia plurale. E in quest’orgia di visioni e condivisioni i tuoi ricordi diventano i miei, e mi ritrovo... >>

Hello Dolly!

 La cementificazione del territorio sta consumando una quota sempre maggiore di superficie agricola. Le nostre periferie sono ormai delle città cloni in cui centri commerciali, multisale, capannoni industriali, parcheggi e alloggi popolari si susseguono senza soluzione di continuità erodendo sempre più lo spazio vitale dal quale deriva il nostro sostentamento. In un futuro prossimo Dolly, una bambola di dimensioni umane unica sopravvissuta, vaga in uno scenario di degrado che ha ridotto la Terra ad un cumulo di edifici vuoti e dismessi. La protagonista ha una rilevanza metafisica ispirata ai manichini antropomorfi di De Chirico. E' una forma vuota, un contenitore senza anima di immagini, ricordi e sensazioni vagamente umane; è la proiezione intellettuale dell'uomo. Le sue forme plastiche anonime rendono ancor più forte il senso di perdita dell'umanità, divenendo simbolo di un'era vuota e consumista. Suggestioni cinematografiche e letterarie... >>